TESTIMONIANZA DI JEAN CASTELLI Ho sentito pronunciare per la prima volta il nome di Albertine Sarrazin in un tardo pomeriggio della primavera del 1965. Ero nel mio ufficio alla casa editrice Jean-Jacques Pauvert quando vidi entrare Jean-Pierre Castelnau, direttore editoriale, e, in questa sua veste, incaricato di leggere e scegliere fra le numerose proposte di pubblicazione di manoscritti che ricevevamo da ogni parte. Con aria grave che non rientrava nelle sue abitudini, mi porge un manoscritto dicendo: – Questa volta, credo di aver trovato una vera scrittrice. Un po’ sorpreso, faccio ciò che si fa solitamente in questi casi, leggo la prima frase: “Il cielo si era allontanato di… Scopri
Continue ReadingEmilienne Gueguen
UNA PREZIOSA TESTIMONE SCOMPARSA: EMILIENNE GUEGUEN Emilienne-Marie Gueguen è deceduta a Parigi tre mesi fa, il 15 dicembre 2005. Con lei scompare un’altra testimone – e non certo di secondo piano – della vita di Albertine Sarrazin. Si erano conosciute al Buon Pastore di Marsiglia, riformatorio in cui nel 1952 il padre adottivo di Albertine, tenente colonnello medico Amédée Renoux, aveva fatto rinchiudere la figlia ( contro il parere del consulente del giudice per i minorenni), non sentendosi più in grado di impartire un’educazione conveniente a quella ragazzina indisciplinata e riottosa. Emilienne Gueguen era approdata a questo riformatorio dopo un’infanzia difficile e un’adolescenza allo sbando. Le due compagne di… Scopri
Continue ReadingChristiane Gogois-Myquel (intervista di Claude Brahimi, 1976)
CHRISTIANE GOGOIS-MYQUEL (intervista di Claude Brahimi) In quale occasione ha conosciuto Albertine Sarrazin? Ero la psichiatra della prigione-scuola di Doullens, istituita intorno al 1950 nel quadro della riforma penitenziaria. La cittadella di Doullens era un penitenziario destinato a giovani donne che avevano condanne pesanti (almeno 5 anni) ma che dovevano essere scarcerate prima dell’età di 35 anni. Era un ambiente giovane. La vita delle recluse era organizzata in piccoli gruppi affidati a delle educatrici; alle ragazze era impartito, nel rispetto della personalità di ciascuna, un insegnamento scolastico e professionale per prepararle a un reinserimento sociale. I rapporti erano meno rigidi di quelli in uso nelle prigioni comuni. Dopo le… Scopri
Continue ReadingChristiane Gogois-Myquel (colloquio con Aldo Giungi, 2005)
CHRISTIANE GOGOIS-MYQUEL: “MADRE IN SEDICESIMO” DI ALBERTINE SARRAZIN Le Vigan (Francia, Dipartimento del Gard, nelle Cévennes), 26 luglio 2005, mattino. Ho raggiunto da Montpellier questa cittadina per incontrarmi con la psichiatra Christiane Gogois-Myquel, colei cui Albertine Sarrazin ha dedicato il suo romanzo La Cavale con le parole: “A mia madre in sedicesimo, la dottoressa Gogois-Myquel”. La sera avanti avevo preso contatto telefonico con Claire Gogois, che mi aveva fissato un appuntamento con la madre per l’indomani a mezzogiorno. Non ho idea del traffico, temo qualche errore nella scelta della strada, per cui parto molto per tempo; soprattutto non voglio arrivare in ritardo al rendez-vous così gentilmente concesso. Come spesso accade in… Scopri
Continue Reading